mercoledì 27 aprile 2016

Giocare tra i rifiuti e con i rifiuti... reportage di una bell'esperienza didattica.

Giocare tra i rifiuti e con i rifiuti

Non è una battuta, ma tra i rifiuti  e con i rifiuti si può anche giocare!
Lo hanno sperimentato gli alunni delle classi terze della scuola Primaria dell’ I.C. “Costiero” di Vico Equense questa mattina andando in visita didattica nell’Isola Ecologica di Massaquano.
 Qui hanno trascorso buona parte della giornata scolastica partecipando attivamente ad un percorso formativo avvincente, strutturato su spiegazioni dettagliate inerenti alla raccolta differenziata e su giochi di intelligenza, cruciverba ecologici e indovinelli, e culminato poi in una breve Caccia al Tesoro che ha premiato e soddisfatto tutti i presenti: bambini, docenti, responsabili, del Comune e della sede, e aiutanti.
L’iniziativa ha fatto capo al Progetto interdisciplinare “S.O.S. ambiente” che ha impegnato, in quest’anno scolastico, tutti gli alunni delle classi terze (sez. A,B,C,D,E) coinvolgendoli nella ricerca delle cause dell’inquinamento dell’ambiente che sta danneggiando la nostra “Casa comune” ossia il mondo.
Durante questo percorso di formazione, l’attenzione degli alunni si è soffermata sulla nostra società consumistica che spinge ad inutili acquisti e genera sprechi a non finire. Quindi, gradualmente, è nato in loro l’interesse per il riciclo del materiale usato nonché il desiderio di porre un limite a questo triste fenomeno dello sperpero attraverso una più consapevole moderazione dello scarto e dei rifiuti.
Da qui l’adesione delle loro classi al Progetto “VICOCARTAVIVA” promosso dal Comune di Vico Equense, a sostegno della raccolta differenziata.
Ha guidato la visita didattica l’energica dottoressa Rossella De Simone, responsabile al Comune dell’Ufficio Ecologia, coadiuvata dalle docenti, da giovani aiutanti e dai responsabili dell’Isola Ecologica.
L’itinerario ha previsto un primo momento di presentazione della sede e dell’organizzazione del lavoro che qui si svolge.
Gli alunni hanno così potuto vedere dove si trovano i cassonetti di raccolta e come viene selezionato il materiale di scarto, a partire da quello organico destinato al compostaggio per finire a quello inorganico destinato al riciclaggio. Non è mancato un riferimento a parte alla raccolta differenziata dei vestiti e delle scarpe, dei materiali speciali e degli oli esausti.
Dopo,  tutti i bambini sono stati suddivisi in gruppi e hanno iniziato a partecipare ai giochi ecologici organizzati per loro.
Un breve intervallo per la merenda ha preceduto l’inizio della Caccia al Tesoro e, dopo il ritrovamento dell’eco-pacco e la distribuzione dei regalini, c’è stato il rientro a scuola.
 Di certo, considerato che le esperienze vissute consolidano maggiormente gli apprendimenti, gli alunni quest’oggi, hanno sperimentato, in un’insolita aula didattica, il valore sociale, etico ed economico, della separazione dei rifiuti mentre gli adulti coinvolti hanno mostrato ancora una volta la validità operativa dell’azione sinergica delle forze istituzionali presenti sul territorio a tutto vantaggio della formazione dei futuri cittadini del paese.
                                                                                                                      Anna Guarracino  














martedì 19 aprile 2016

Ville romane a confronto: Villa San Marco e Villa Arianna

Bella lezione quella della professoressa Giovanna! Tra realtà e mito, con il racconto degli eventi storici, con storielle avvincenti della mitologia classica, con foto, con spigolature e curiosità, ha messo a confronto due antiche Ville Romane presentandocele anche nei dettagli. 
Sorprendenti le domande degli alunni a fine presentazione.
Sicuramente questa mattina, a scuola, tutti abbiamo imparato qualcosa in più e domani quando andremo a visitarle gli scavi di Varano, saremo più preparati e capiremo meglio le nostre guide.










mercoledì 13 aprile 2016

Sugar in classe... star per un giorno.

Descrizione di un animale: il criceto Sugar.




-Descrivo il criceto della “mia amica”Francesca
Vi presento Sugar, un piccolo criceto.
Ha un anno e mezzo ed è alto circa 5 cm, ha il pelo folto grigio con delle sfumature bianche.
I suoi occhi sono neri;ha il naso piccolo, ma può anche sentire odori a lunga distanza.
Ha le orecchie piccole, ma possono sentire molti rumori. Ha il corpo flessibile  che può resistere anche alle cadute. Le sue zampe sono agili.
Dorme molto, ma a volte si arrampica alla gabbietta e scende dallo scivolo, non beve molto.
Non gli piace la ruota; mangia i semi di girasole e altre cose da erbivoro. Non è aggressivo; è docile ed è molto intelligente.
È un po’ dispettoso perché non vuole uscire dalla gabbietta.                                                                                         Secondo me è un bravo criceto:un po’ dispettoso, ma non è  cattivo. (Pietro) 

IL CRICETO DELLA MIA AMICA FRANCESCA SI CHIAMA  SUGAR ED è ALTO 5cm.HA QUASI DUE ANNI ; HA GLI OCCHI NERI E PICCOLI, UN PELO MORBIDO E FOLTO E ASSOMIGLIA A UN BATUFFOLO DI COLORE MARRONE. IL CRICETO HA UNA CODA PICCOLINA, UN NASINO ROSA, DELLE GAMBE PICCOLE E DELLE ORECCHIE DENTRO ROSA E FUORI PELOSE.  LUI SI MUOVE IN MODO NORMALE. A LUI PIACCIONO: ARACHIDI, NOCCIOLINE, SEMI DI GIRASOLE E  INSALATA . AMA DORMIRE  anziché  FARE GLI ESERCIZI NELLA SUA GRAZIOSA GABBIETTA. IL SUO CARATTERE è DISPETTOSO,MA ALTRE VOLTE è UN GRAZIOSO CRICETO. LUI è INTELLIGENTE perché QUANDO LA MAESTRA ANNA L’ HA CHIESTO  LUI HA CHIUSO LA FINESTRA CON LA COPERTA ED ORA STA FACENDO IL SUO SOLITO SONNELLINO. LUI COMPIE DELLE AZIONI cioè: a scuola , in classe non vuole uscire, ma nel suo habitat  naturale  fa tutto  quello che dice la sua padroncina e le sue sorelline . lui vuole tanto bene alla sua padroncina, ma a scuola non si  sta comportando  bene  perché  la sua padroncina lo chiama e gli dice: “ sugar  su esci “ no lui non esce  e poi anche quando la maestra anna gli ha detto: “sugar , esci ed io non ti metterò zero in  condotta e non ti interrogherò. esci  dalla tua casetta .”  lui non ne  ha voluto saperne. io penso che sia un criceto educato, gentile ed amorevole. Di certo è un grazioso criceto e la sua padroncina è fiera di lui .   (asia  desiderio)     




-Il nome del criceto è Sugar: ha un anno e mezzo.
È un maschietto; è lungo circa sei cm; ha il pelo folto di colore bianco, grigio e un po' nero; ha gli occhi nero brillante; ha le zampe un po' spelacchiate come topi e non ha la coda  come i topi!
Sugar non troppo spesso rosicchia la sua spugnetta per i denti per farsi rimanere corti e puliti; si rifugia nella casina e in questo momento  ha bloccato  finestra e porticina con la copertina e si è nascosto dentro, infatti la maestra voleva fare la foto e non l'ha potuto. Dorme molte ore alla settimana. Lui sale e scende nello scivolo e non beve molto, anzi beve molto poco, e non morde mai.
Gli piace mangiare: semi di girasole , lattuga, mandorle e nocciole. Gli piace giocare sullo scivolo.
Di indole Sugar  non è aggressivo ed è un vero giocherellone.
Sugar compie azioni molto buffe: corre come un pazzo e gioca a non finire.
Sugar è adorabile e se scappa tu lo chiami e lui ritorna.   (lEILA)                    


    

Il criceto si chiama Sugar. Sugar è piccolo: più o meno ha dieci cm di larghezza.
Sugar si muove sulla gabbia e sale sullo scivolo per arrivare nella sua casetta.
A Sugar piacciono i semi di girasole e anche le carote e l’insalata.
Sugar di carattere è buono; ha una piccola boccuccia e il pelo di colore nero/grigio.
Gli piace giocare. Sugar non morde le persone ma la gabbia.
È pure un po’ dispettoso e giocherellone , se scappa basta chiamarlo  e lui ritorna.
Io penso che Sugar sia un bravo criceto, giocherellone e anche dolce.

                                                                                                                                        Pasquale

Il criceto della mia amica Francesca De Simone ha il pelo grigio e gli occhi neri; è alto cinque centimetri ed è lungo dieci centimetri. 
Si chiama Sugar e si arrampica sempre sulla gabbia e si muove bene e ha uno o due anni.  
Gli piacciono i semi di girasole ma anche altri tipi di semi  e gli piace molto muoversi. E’ dispettoso, intelligente,  furbetto e anche affettuoso. 
Penso che il  piccolo criceto Sugar di Francesca De Simone sia davvero carino.  Spero che viva per molto tempo. 
                                                                   Martina



Vi presento il criceto della nostra amica Francesca. Questo criceto si chiama Sugar. Ha il pelo folto e grigio a strisce bianche; ha delle zampine che sembrano calzini ed è molto intelligente; ha delle orecchie piccoline ed è erbivoro: mangia semi di girasole, rosicchia le carote, l’insalata e gli arachidi, dorme spesso. Certe volte gioca salendo e scendendo per il suo scivolo gli piace scavare. Si muove veloce e sa arrampicarsi anche per lo scivolo e per la gabbietta. Si comporta bene con gli altri, ma oggi ha chiuso la sua finestra per non farsi fare la foto dalla maestra Anna. È bravo anche con noi che non ci conosce ancora bene. Io penso che questo criceto Sugar sia molto intelligente e che sia un criceto molto educato, che sia simpatico con tutti e che sia un criceto molto carino.

                                                                      Ciro Volpe


martedì 12 aprile 2016

Siamo pronti! Si va... agli Scavi di Stabiae

Ecco l'informativa con l'itinerario e i dettagli:


domenica 10 aprile 2016

Vola solo chi osa farlo...


“Vola solo chi osa farlo” sono le parole di soddisfazione e di compiacimento che “miagola” Zorba, il gatto nero,  quando finalmente vede, Fortunata, la gabbianella che ha adottato, vibrarsi in volo.
Zorba così esalta il coraggio della piccola che, trovandosi sull’orlo del baratro, pur spaventata dal vuoto, si lancia imperterrita , libra le ali e, sospinta dal vento, riesce a volare, riappropriandosi della sua vera identità di uccello, di gabbiano, destinato a vivere volteggiando nell’aria e sospirando, con il cuore trepidante, al cadere… della pioggia sciocca, che quasi sempre porta il vento, che quasi sempre porta il sole.
Queste parole di Zorba sono significative anche per noi: ci stimolano a non cedere di fronte alle difficoltà della vita; esse esprimono un messaggio chiaro e forte, che gli attori della compagnia di Bruno Alvino hanno replicato e trasmesso, con grande enfasi, dal palco del Teatro Mio, anche ai nostri piccoli alunni che, entusiasti, li hanno applauditi di continuo, durante la rappresentazione teatrale della “Storia di una gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”, messo in scena alcuni giorni fa.
È  piaciuta molto ai nostri bambini quest’iniziativa realizzata nell’ambito  del Progetto “Vico Equense e il Teatro nella scuola” a cui ha aderito anche il nostro IC. “Costiero”.
 Il teatro da sempre affascina gli spettatori, giovani o vecchi che siano: sarà il gioco delle luci o l’incanto dei suoni, l’originale interpretazione degli attori o la suggestività delle scene, l’estrosità dei costumi o le intense emozioni che suscita, certo è che nessuno esce da una rappresentazione teatrale senza portare con sé un arricchimento in termini di conoscenze e di sentimenti.
Questo, in sintesi, è anche quanto hanno dichiarato i nostri alunni nei loro elaborati, scritti in classe, il giorno dopo la visione dello spettacolo.
Ognuno, a seconda del proprio stato d’animo, ha colto qualche aspetto singolare dell’opera, messa in scena, e tutti ne hanno tratto spunti di riflessione.
“Ho sentito un’emozione fortissima e così mi sono innamorato del teatro”- ha scritto Luca, e ha continuato: “Quando Zorba ha fatto da mamma alla gabbianella, mi ha commosso, come se ci fosse stata mia madre vicino a me. Insomma mi ha fatto sognare”.
Ma anche Ciro si è lasciato suggestionare dallo spettacolo e difatti ha scritto:- “Ho avuto emozioni di tristezza quando la mamma della gabbianella è morta e, invece, ho avuto emozioni di felicità quando Zorba ha insegnato alla gabbianella, Fortunata, a volare”.
Più acuta è stata Francesca che ha detto: “Ho notato che tutti i gatti si aiutavano a vicenda e non litigavano mai.”
E, difatti, che bell’ esempio di spirito di unione, di collaborazione e di spirito di squadra, è quello offerto dai gatti del quartiere! Il loro accordo traspare dalla dichiarazione del colonnello allorquando sostiene convinto: “Andremo assieme. I problemi di un gatto del porto sono problemi di tutti i gatti del porto”.
Non meno interessante è stata la riflessione di  Pietro che ha annotato: “L’uomo, inquinando l’ambiente, causa la morte di molti esseri viventi”.
Pasquale, invece, è rimasto colpito dall’audacia di Fortuna e ha scritto: “E’ stato bello soprattutto quando la gabbianella si è tolta le paure di dosso e ha iniziato il volo”.
E non poteva mancare l’effetto empatico! Francesca si è immaginata futura attrice e ha scritto: -Spero che da grande anche io possa fare l’attrice: sarò brava come tutti questi attori che ho visto recitare, perché fare l’attrice è un ruolo molto faticoso, ma anche molto, ma molto bello […] spero che io possa un giorno salire sul palco dove si sono esibiti questi attori della gabbianella perché è bello stare sullo stesso palco dove ci sono stati attori professionisti come loro.
C’è stato anche chi si è divertito e ha rilevato l’aspetto comico delle situazioni interpretate, come Luca che così ha sintetizzato le sue impressioni: “Lo spettacolo è stato divertente e gli attori sono stati simpatici. Il mio personaggio preferito è la segretaria, ma anche Zorba è stato divertente. Beh, che altro posso dire! Lo spettacolo mi è piaciuto: è stata davvero una bella esperienza!.
Iniziative del genere dovrebbe ripetersi nel tempo e dovrebbero essere acclamate, apprezzate e valorizzate, dalla collettività, perché, come hanno ben evidenziato i nostri alunni nei loro resoconti, incidono notevolmente nella formazione culturale delle persone fortificandone menti, animi e cuori.
Complimenti all’Associazione del Teatro Mio, al Comune e a tutti quelli che favoriscono questi importanti accadimenti!


                                                                                                                                                                        Anna Guarracino


Vico Equense: zoom sulla città