“Vola solo chi osa farlo” sono le parole di soddisfazione e di
compiacimento che “miagola” Zorba, il gatto nero, quando finalmente vede, Fortunata, la
gabbianella che ha adottato, vibrarsi in volo.
Zorba così esalta il coraggio della
piccola che, trovandosi sull’orlo del baratro, pur spaventata dal vuoto, si
lancia imperterrita , libra le ali e, sospinta dal vento, riesce a volare,
riappropriandosi della sua vera identità di uccello, di gabbiano, destinato a
vivere volteggiando nell’aria e sospirando, con il cuore trepidante, al cadere…
della
pioggia sciocca, che quasi sempre porta il vento, che quasi sempre porta il
sole.
Queste parole di Zorba sono
significative anche per noi: ci stimolano a non cedere di fronte alle
difficoltà della vita; esse esprimono un messaggio chiaro e forte, che gli
attori della compagnia di Bruno Alvino
hanno replicato e trasmesso, con grande enfasi, dal palco del Teatro Mio, anche ai nostri piccoli alunni
che, entusiasti, li hanno applauditi di continuo, durante la rappresentazione
teatrale della “Storia di una
gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”, messo in scena alcuni
giorni fa.
È
piaciuta molto ai nostri bambini quest’iniziativa realizzata
nell’ambito del Progetto “Vico Equense e il Teatro nella scuola”
a cui ha aderito anche il nostro IC.
“Costiero”.
Il teatro da sempre affascina gli spettatori,
giovani o vecchi che siano: sarà il gioco delle luci o l’incanto dei suoni,
l’originale interpretazione degli attori o la suggestività delle scene,
l’estrosità dei costumi o le intense emozioni che suscita, certo è che nessuno
esce da una rappresentazione teatrale senza portare con sé un arricchimento in
termini di conoscenze e di sentimenti.
Questo, in sintesi, è anche quanto
hanno dichiarato i nostri alunni nei loro elaborati, scritti in classe, il
giorno dopo la visione dello spettacolo.
Ognuno, a seconda del proprio
stato d’animo, ha colto qualche aspetto singolare dell’opera, messa in scena, e
tutti ne hanno tratto spunti di riflessione.
“Ho sentito un’emozione
fortissima e così mi sono innamorato del teatro”- ha scritto Luca, e ha
continuato: “Quando Zorba ha fatto da mamma alla gabbianella, mi ha commosso, come
se ci fosse stata mia madre vicino a me. Insomma mi ha fatto sognare”.
Ma anche Ciro si è lasciato suggestionare
dallo spettacolo e difatti ha scritto:- “Ho avuto emozioni di tristezza quando la
mamma della gabbianella è morta e, invece, ho avuto emozioni di felicità quando
Zorba ha insegnato alla gabbianella, Fortunata, a volare”.
Più acuta è stata Francesca che
ha detto: “Ho notato che tutti i gatti si aiutavano a vicenda e non litigavano
mai.”
E, difatti, che bell’ esempio di
spirito di unione, di collaborazione e di spirito di squadra, è quello offerto
dai gatti del quartiere! Il loro accordo traspare dalla dichiarazione del
colonnello allorquando sostiene convinto: “Andremo assieme. I problemi di un
gatto del porto sono problemi di tutti i gatti del porto”.
Non meno interessante è stata la
riflessione di Pietro che ha annotato: “L’uomo,
inquinando l’ambiente, causa la morte di molti esseri viventi”.
Pasquale, invece, è rimasto
colpito dall’audacia di Fortuna e ha scritto: “E’ stato bello soprattutto
quando la gabbianella si è tolta le paure di dosso e ha iniziato il volo”.
E non poteva mancare l’effetto empatico!
Francesca si è immaginata futura attrice e ha scritto: -Spero che da grande anche io
possa fare l’attrice: sarò brava come tutti questi attori che ho visto
recitare, perché fare l’attrice è un ruolo molto faticoso, ma anche molto, ma
molto bello […] spero che io possa un giorno salire sul palco dove si sono
esibiti questi attori della gabbianella perché è bello stare sullo stesso palco
dove ci sono stati attori professionisti come loro.
C’è stato anche chi si è
divertito e ha rilevato l’aspetto comico delle situazioni interpretate, come
Luca che così ha sintetizzato le sue impressioni: “Lo spettacolo è stato divertente
e gli attori sono stati simpatici. Il mio personaggio preferito è la
segretaria, ma anche Zorba è stato divertente. Beh, che altro posso dire! Lo
spettacolo mi è piaciuto: è stata davvero una bella esperienza!”.
Iniziative del genere dovrebbe
ripetersi nel tempo e dovrebbero essere acclamate, apprezzate e valorizzate, dalla
collettività, perché, come hanno ben evidenziato i nostri alunni nei loro
resoconti, incidono notevolmente nella formazione culturale delle persone fortificandone
menti, animi e cuori.
Complimenti all’Associazione del
Teatro Mio, al Comune e a tutti quelli che favoriscono questi importanti accadimenti!
Anna Guarracino
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